Le analisi agrochimiche del suolo hanno acquisito, in particolare negli ultimi anni, un valore rilevante grazie a una nuova cultura agronomica volta alla razionalizzazione delle colture e al rispetto dell’ambiente.
L’analisi del suolo è infatti uno strumento fondamentale per l’ elaborazione di un corretto piano di concimazione, che consenta di ridurre i costi ottimizzando la produzione.
Per chi svolge analisi del suolo è molto importante la scelta dei metodi di analisi, l’ uniformità del metodo tra laboratori consente infatti una interpretazione corretta e oggettiva.
In Italia sono state pubblicate metodiche ufficiali di analisi del suolo (D.M. n. 79 del 11/05/1992 e D.M. n. 185 del 13/09/1999) che consentono di uniformare i metodi di analisi e di ottenere valori interpretabili con oggettività.
L’analisi del suolo è infatti uno strumento fondamentale per l’ elaborazione di un corretto piano di concimazione, che consenta di ridurre i costi ottimizzando la produzione.
Per chi svolge analisi del suolo è molto importante la scelta dei metodi di analisi, l’ uniformità del metodo tra laboratori consente infatti una interpretazione corretta e oggettiva.
In Italia sono state pubblicate metodiche ufficiali di analisi del suolo (D.M. n. 79 del 11/05/1992 e D.M. n. 185 del 13/09/1999) che consentono di uniformare i metodi di analisi e di ottenere valori interpretabili con oggettività.
Analisi completa:
- scheletro
- terra fine
- sabbia
- limo
- argilla
- pH in H2O
- conducibilità 1:2
- cloruri,
- calcare totale
- calcare attivo
- sostanza organica
- azoto totale
- fosforo assimilabile,
- C.S.C.
- potassio scambiabile
- sodio scambiabile
- calcio scambiabile
- magnesio scambiabile
- ferro
- manganese
- rame
- zinco
Analisi per concimazione:
- scheletro
- terra fine
- sabbia
- limo
- argilla
- pH in H2O
- conducibilità 1:2
- cloruri
- calcare totale
- calcare attivo
- sostanza organica
- azoto totale
- fosforo assimilabile
- C.S.C.
- potassio scambiabile
- sodio scambiabile
- calcio scambiabile
- magnesio scambiabile
Per effettuare un corretto campionamento dei terreni è sufficiente seguire alcune regole fondamentali.
- Si deve individuare un appezzamento uniforme:
Ad esempio se un appezzamento, apparentemente uniforme, è stato coltivato in parte a vite ed in parte ad olivo, è necessario fare due campioni separati.
- Il campione deve essere prelevato in più punti:
- Si deve prelevare alla giusta profondità:
Dopo l’asportazione dei primi centimetri di suolo, con l’eventuale vegetazione, eseguire i singoli campionamenti alla massima profondità di lavorazione prevista; in linea generale per le colture erbacee il campione si preleva nei primi 25-40 cm, per le colture arboree si può scendere anche a 40-50 cm.
Una volta raccolti, i singoli prelievi devono essere mescolati accuratamente; 1 Kg di questo terreno sarà il campione da inviare al laboratorio.
- Si deve inviare al laboratorio correttamente confezionato:
Aggiungere una etichetta (non metterla in contatto con il suolo!) che identifichi il campione (necessaria solo se si invia più di un campione).